La web radio trasmette in forma digitale il proprio “palinsesto” attraverso Internet, sulla rete telematica, risultando accessibile con qualsiasi strumento in grado di accedere in rete. Da un po’ di tempo frulla nella testa di Immaginaria l’idea di implementare una web radio all’interno dei progetti europei. Abbiamo chiesto a Claudio D’agostino di parlarcene.
“Il processo creativo – scrive Claudio D’Agostino – che si finalizza con un’idea e un’azione, si manifesta in modi e tempi diversi. In questo caso la web radio è stata un insieme di fattori che ben forniscono le basi per una narrazione sui tempi lunghi sociali e culturali che viviamo. Andiamo con ordine e proviamo a elencare le motivazioni (in ordine sparso) che ci hanno spinto ad andare in questa direzione:
- Creare visibilità attraverso una narrazione della messa in opera di progetti di scambi e formazioni internazionali e di volontariato europeo. C’è un mondo di opportunità promosse da agenzie nazionali, che ancora oggi non trovano una strada per diventare visibili. Quest’anno mia figlia ha avuto la possibilità di partecipare a uno scambio internazionale in Polonia, per una settimana. Per quanto sia formativa l’esperienza, sia da un punto di vista umano che di competenze acquisite, per la nostra famiglia è stato un viaggio a costo zero, totalmente sostenuto e finanziato da fondi europei. Oggi come oggi, cogliere queste occasioni è un modo per rendersi portavoce di esperienze, ma il solo passa parola non basta. Creare una web radio interna ai processi che mettiamo in atto, può rafforzare la visibilità delle attività presenti, dando voce ai diretti partecipanti, ai leader delle associazioni partner, ai formatori presenti, alle realtà locali che spendono e investono tempo nei territori che ospitano lo scambio. Ma è anche un modo per creare collegamenti con le esperienze delle diverse nazioni. Il riuscire a coinvolgere tutti i partecipanti a condividere in tempo reale l’esperienza non è semplice e non è scontata. Il processo va avviato insieme in fase di progettazione. Lavorare in questa direzione sarà il prossimo passo.
- Trovare uno strumento di lavoro di gruppo, in diversi situazioni sociali. Da anni abbiamo sperimentato come il teatro, la musica e la danza possono essere uno strumento per favorire la crescita di un gruppo, una piccola comunità artistica, che intende usare gli esercizi, le tecniche che si studiano per essere attori, danzatori, musicisti e trasformarli per lavorare sul gruppo, sulle dinamiche di abbattimento di giudizio, per esplorare l’essere leader, ma allo stesso tempo saper stare in ascolto, sentirsi parte di un gruppo, nella sua bellezza e nella sua semplicità. Forse si sperimenta poco sulle nuove tecnologie, i nuovi linguaggi, e per questo abbiamo individuato la web radio un valido strumento per crescere insieme. Nel mondo della radio si lavora in contemporanea con impianti audio, processori, programmi software, cavi e mixer, sulla voce, sulla registrazione, sul reperimento d’informazioni, sulla capacità di fare interviste, sul capire come attraverso la radio si possono promuovere processi creativi collettivi. Ci sono esperienze nazionali e internazionali portati avanti da gruppi teatrali, che guardiamo con stima e ammirazione. È un bel settore da approfondire. Chiedersi cosa guardano i giovani, dove spendono e perdono il loro tempo? Piattaforme come twicht diventano un chiaro segnale di persone che hanno voglia di esprimere il proprio, quello che hanno, quello che conoscono. In che modo riusciamo a entrare in questo mondo? In che modo raccontare sul web? In che modo utilizzare la web radio per lavorare sull’insieme e non sul singolo. Uno strumento a favore di una comunità, per ora temporanea ma forse potrebbe diventare stabile.
- Possibilità di crescita umana, lavorativa, progettuale, un vasto panorama si è presentato davanti ai nostri occhi. Come cooperativa abbiamo chiesto un contributo alla Camera di Commercio di Benevento per l’acquisto di attrezzature che potevano aumentare i servizi della società. Un piccolo fondo messo a disposizione per implementare e sviluppare il proprio percorso lavorativo. Come Immaginaria abbiamo deciso di investire su telecamere, piccole luci, e uno strumento che ti permette di avere una piccola regia video, per un massimo di quattro telecamere, un pc, strumenti e accessori. Il materiale comprato ha permesso di vedere davanti ai nostri occhi la possibilità di lavorare sull’idea della web radio, concretamente, non solo audio, ma anche video. Con questo finanziamento abbiamo avuto la possibilità di riuscire a rendere visibile un sogno e provarlo a metterlo in pratica.
Per ora ci siamo appoggiati a progetti che non prevedevano l’utilizzo della web radio come strumento di diffusione. Per noi sono state occasioni per sperimentare, praticare e continuare a sognare ad occhi aperti. Stiamo scoprendo le necessità tecniche e i limiti del copyright nel mondo del web. Ma allo stesso tempo come è importante costruire una cartella di musica condivisa con tutti i partecipanti, di come puoi sentirla altrove, in altri momenti, in giro con te. Insomma la musica ancora una volta diventa un cavallo di troia per entrare nell’anima del gruppo e poterlo conoscere e valorizzare”
Su quali progetti è stata sperimentata?
A dicembre del 2021 abbiamo ospitato al Centro la Pace di Benevento, due progetti internazionali: Lovearth through Art: learn, act, change e Il fiume è la strada. Il primo, una formazione di musica guidata da un trainer tedesco, di origine sud americane Paulo Sommer e la trainer polacca Olga Kozlowska. Nel team di lavoro doveva esserci anche Giampaolo Vicerè ma bloccato dal Covid all’ultimo momento. Un percorso per musicisti desiderosi di sperimentare tecniche di lavoro in gruppo attraverso la musica. Il secondo, uno scambio giovanile per scambiare pratiche artistiche, di giocoleria, di teatro, di video e foto. Condividendo serate interculturali e momenti di libera discussione condivisa.
Ad Alma d’arte, nel frattempo, stavamo realizzando per Quartieri di vita 2021 un laboratorio di teatro guidato da Charlotte Pfeifer e Enzo Mirone, con gli utenti del centro È più bello insieme di Benevento.
In totale più di 80 persone, provenienti da 9 nazioni, 9 organizzazioni, guidati da esperti internazionali. 60 dei quali vivevano nella struttura del Centro la Pace, dove ricevevano sostegno da una cucina pirata, con chef pirati che pensavano al cibo e alla possibilità di creare aggregazione intorno ad una vastissima tavola. In questo clima abbiamo sperimentato la radio per la prima volta, partendo dalle basi, dal materiale audio e video (e da una ventata di covid che ha rallentato di molto il processo).
Il secondo progetto in cui abbiamo sperimentato la web radio è appena finito, è stato in collaborazione ad Exodus, pogetto guidato da Gianluca Iacuvelle, Ramona Viglione ed Antonio Chiaese dell’associazione YMCA Parthenope, presso il Convento dei Francescani di San Giorgio del Sannio. Anche qui, più di 70 giovani provenienti da 6 nazionalità diverse, trainati da Gianpaolo Iannace, Flavia Iori, Zoi Diak, Gianvito Montebello ed Erica Marino. La Web radio prima è stata allestita nel Convento, per controllo materiali e produzione di documentazione e dopo ha visto la luce rossa della diretta live all’interno del Festival delle Mongolfiere di Fragneto Monforte, dove i 70 partecipanti hanno portato attività performative di animazione di strada, di musica e di danza.
Il prossimo progetto in cui utilizzeremo lo strumento della web radio sarà proprio uno scambio giovanile dal titolo Radio 4you(th), ospiteremo in estate 30 giovani provenienti da 5 nazioni.
La web radio è anche uno strumento di espressione che può arrivare tranquillamente ad un migliaio di ascoltatori. I risultati attesi delle prime sperimentazioni come sono stati? Cosa è uscito fuori?
Stiamo sperimentando, nel processo creativo ci interessa imparare a vedere il potenziale in maniera collettiva, prima di tutto il gruppo di lavoro. Per ora abbiamo tutti assaporato la possibilità di avere una web radio tra i piedi. Dobbiamo ora costruire il processo con i partecipanti, abbiamo il tempo per immaginare strade da proporre. Con la web radio si ha la possibilità di raccogliere molto materiale utile per la disseminazione del progetto e dare visibilità alle opportunità della programmazione europea.
Lentamente disse il pappice alla noce.