YOUNGETEERS – Young Volunteers in the Cultural Events: Lessons Learned from COVID-19 Crisis è un progetto approvato nell’ambito del bando speciale Erasmus + 2020 per KA2 Strategic Partnerships in the field of Youth, proposto dall’organizzazione Subjekt, mirava a finanziare progetti che restituivano soluzioni creative alle conseguenze della pandemia di coronavirus.
Il progetto è stato implementato da marzo 2021. Oltre a Subjekt come coordinatore del progetto, il partenariato intersettoriale ha compreso Capitali europee della cultura – Plovdiv2019 (Bulgaria), Novi Sad2022 (Serbia) e Timisoara2023 (Romania) – e organizzazioni no profit come la Cooperativa Sociale Immaginaria (Italia), la fondazione educativa Nausika (Polonia) e l’associazione LARPifiers (Grecia).
Antonio Chiaese, referente per Immaginaria, nel momento del coinvolgimento ha seguito tutte le fasi del progetto che mirava a creare le basi per il riconoscimento delle conoscenze, abilità e competenze che i giovani acquisiscono attraverso il volontariato nella cultura e allo sviluppo di competenze e conoscenze nella gestione delle crisi. Non potevamo non ascoltare questa splendida esperienza, sottoponendogli qualche domanda.
Antonio parlaci di questo progetto, considerando anche che è il primo progetto in cui Immaginaria si ritrova partner con ben 3 città Capitali Europee della Cultura.
L’implementazione di questo progetto, come dicevi, è iniziata a marzo 2021, e quando si partecipa a progetti di lungo periodo, come questo, è difficile non affezionarsi. Come Immaginaria abbiamo avuto la possibilità di subentrare in questa rete di partenariato a progetto già definito. Ma è stata un’occasione che abbiamo colto a volo, raccogliendo anche l’invito a collaborare da parte di Anita Ladišić, di Subjekt, che era rimasta colpita dalla nostra piccola organizzazione che si impegna sullo sviluppo locale a base cultura in zone rurali.
Abbiamo fatto un salto nel buio, perché non conoscevano i partner e per la prima volta abbiamo fatto parte di una rete di partenariato con città capitali europee della cultura. Era un occasione straordinaria per scoprire delle realtà, che diventano vetrine nella specificità della cultura europea. È stata anche la prima volta che si approfondiva in maniera sistematica il discorso dei volontari nel settore culturale, cosa che avremmo sviluppato, poi, con l’European Solidarity Corps e con i nostri volontari Axel, Lucas e Yeison.
Per me è stata una bellissima esperienza. Un’esperienza che ci ha permesso di fare una riflessione sull’importanza del volontariato nell’ambito culturale, seppur nel nostro territorio il tasso di disoccupazione giovanile è altissimo e c’è qualche pregiudizio rispetto al lavoro volontario. Ma siamo solo all’inizio e avremmo modo di sperimentare le conoscenze acquisite in una Serbia in cui ho trovato una realtà davvero straordinaria di partecipazione e soprattutto di partecipazione giovanile.
Hai molta esperienza nella progettazione europea, sia in qualità di coordinatore, di ideatore che di tutor già da prima del periodo della pandemia del coronavirus. La pandemia ha realmente modificato la scrittura, la gestione, e lo sviluppo di questo tipo di progettualità?
Diciamo che l’Unione Europea dà delle parole chiave, come ad esempio sostenibilità, resilienza, digitale, ma la cosa importante è la l’ideazione e lo sviluppo di idee progettuali che rimangano nel tempo e che contribuiscono a fornire strumenti utili a navigare, non solo dalla crisi scatenata dal covid, ma da questa crisi generale permanente che stiamo attraversando. Ecco perché è importante creare e aderire a progetti di lungo periodo e concentrarsi sui risultati.
Con il sostegno dell’Agenzia nazionale per i giovani, continueremo verso questa direzione, dando vita a discorsi di ampio respiro, con progetti a portata pluriennale, portando avanti le nostre tematiche: arti performative, rigenerazione territoriale su base culturale, l’inclusione sociale e soprattutto una valida speranza ai giovani, che sono il nostro futuro.
Il 5 dicembre, a Novi Sad avete concluso il progetto attraverso una conferenza e presentando il risultato intellettuale del progetto, cioè un manuale che dettaglia la metodologia utilizzata, insieme a esempi di buone pratiche e lezioni apprese dalla crisi COVID-19 nella gestione dei volontari che operano nel settore culturale. Parlaci di questo risultato, ma soprattutto di quello che ne è uscito fuori nel corso delle varie mobilità.
Il manuale porta avanti delle buone prassi, è pieno di elementi interessanti sia per chi vuole saperne di più nell’ambito del volontariato e sia per conoscere le esperienze di organizzazioni consolidate che portano avanti questi percorsi da tanto tempo. Uno strumento utile per navigare la crisi, nato da confronti, simulazioni e condivisioni di saperi. Il manuale è l’output intellettuale del progetto, che ha determinato anche gli obiettivi delle varie mobilità.
Quello che mi porto da Novi Sad è la freschezza di questi giovani partecipanti e le loro motivazioni. Alla conferenza finale erano presenti cento giovani, tutti coinvolti direttamente. Infatti l’incontro si basava sulle loro esperienze, e questo l’ho trovato estremamente stimolante e mi ha riempito il cuore di gioia. Spero che anche noi di Immaginaria riusciremo a realizzare iniziative del genere sul nostro territorio.
Il titolo del progetto YOUNGETEERS fa riferimento alla parola inglese “musketeer” (moschettieri), infatti abbiamo immaginato queste organizzazioni come dei moschettieri che si impegnano a difesa dei diritti dei giovani e della loro possibilità di esprimersi, di creare la società che vogliono attraverso il volontariato.
Ho incontrato delle persone che rispecchiavano questi ideali e valori, attraverso le loro azioni che mettono in campo sia dal punto di vista personale che professionale. Quindi da tutta questa esperienza ho conosciuto delle persone che sento di poter definire amici, questo è qualcosa che non sempre avviene (soprattutto quando si è un po’ più grandi). Mi porto tanta ispirazione e motivazione per i nostri progetti futuri.
Se desideri ritirare una copia cartacea del manuale scrivici qui.