È stato avviato “Ashraquat” un progetto di laboratorio a cura di Enzo Mirone realizzato dalla Cooperativa Immaginaria in collaborazione con lo SPRAR di Petruro Irpino (AV).
Il progetto nasce dall’idea di rileggere ed interrogare le vicende di Ulisse, cantate da Omero nell’Odissea, alla luce di testimonianze e storie ascoltate e raccolte in seno agli incontri realizzati presso lo SPRAR.
“E come, figlia di luce, brillò l’aurora…” con questa formula di parole Omero fa nascere, nel racconto delle imprese degli eroi, ogni nuovo giorno. Così Omero prepara i suoi eroi al racconto delle loro imprese. Ashraqat, alba siriana, è stata concepita, figlia di luce, lungo il viaggio ed è nata sul suolo che oggi la accoglie. “E come, figlia di luce, brillò l’aurora…” così Ashraqat è venuta a portare luce. Ashraqat prepara e dà luce alle imprese di uomini comuni dalle vicende eroiche che, serbandola in grembo, l’hanno portata a destino.
Il progetto, nel rispetto di tutte le disposizioni di sicurezza anti-covid, pian piano prende forma insieme ai rifugiati, ai richiedenti asilo e agli operatori di Petruro Irpino, il terzo borgo più piccolo del borgo d’Italia. Il progetto è finanziato da Quartieri di vita: il festival di formazione e teatro sociale organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival, con il sostegno della Regione Campania. Quartieri di vita si propone l’obiettivo di promuovere le realtà teatrali operanti a Napoli e nell’intero territorio della Campania, che da anni orientano il proprio lavoro a supporto delle fasce sociali deboli. Adolescenti a rischio, pazienti psichiatrici, detenuti ristretti nelle carceri minorili, ragazzi non vedenti, rifugiati politici: sono solo alcuni degli organismi pulsanti con cui Quartieri di vita ha costruito un dialogo attraverso il rituale liberatorio della cultura di scena. Il teatro inteso anche come possibilità di formazione non solo attoriale: il festival ha tracciato negli ultimi anni un cammino che ha portato i partecipanti ai laboratori ad acquisire professionalità utili per l’inserimento lavorativo a pieno titolo nel settore teatrale, in qualità di scenografi, costumisti o tecnici.
Immaginaria ha costruito con il festival, negli anni, una proficua continuità. Ha partecipato, infatti, nel 2017 con “L’Orfeo di Euridice”, nel 2018 con “Macello D’Amore” e nel 2019 con “se_(X)es”.
Il laboratorio è a cura di Enzo Mirone e Ilaria Masiello.